Il problema dell'eccesso di debito che si manifesta nel mercato dei buoni del Tesoro USA è osservabile nel controllo della curva dei tassi effettuato dalla Federal Reserve con interventi diretti sul mercato; con l'acquisto di bond con dollari creati dal niente. Questi acquisti sopprimono il tasso artificialmente perché diminuiscono la percezione del rischio.
La BCE e le altre banche centrali, si coordinano e adottano le stesse misure contenitive, perché il problema è globale e le banche sono un cartello.
Mentre il commento economico dei media concentra l'attenzione sul mercato azionario e si compiace dell'euforia e dei rialzi, l'attenzione dovrebbe essere invece dirottata sul mercato del debito che è enormemente più grande e da cui il mercato azionario dipende e deriva.
Cosa si vede adesso?
Si vede che la politica monetaria cerca in qualsiasi modo di scongiurare una recessione che farebbe precipitare la crisi in modo immediato.
Quello che si nota, particolarmente negli USA, è il tentativo politico di SPENDERE CON DEFICIT al 7% per rimandare la recessione. Il Governo/Federal Reserve continueranno questa procedura di aumento verticale di debito e deficit per cercare, come un drogato patologico, di non dover mai provare il dolore della fase di disintossicazione.
Gli effetti collaterali di questo tipo di policy sono visibili nel gonfiaggio del prezzo degli asset finanziari e ciò è la rappresentazione pratica dell'anatomia di una bolla.
Invece di lasciar andare i tassi d'interesse, essi vengono mantenuti bassi con liquidità di debito aggiuntivo che non è altro che nuova benzina sul fuoco.
L'aspettativa di rialzo dei tassi spinge anche il costo delle case, perché si preferisce fare il mutuo prima che i tassi aumentino.
Le bolle si gonfiano proprio così. Ma poi cosa succede?
Arriva il momento in cui