Nelle mie precedenti newsletter:
1)
ho cercato di ricondurre l’attuale situazione economica e geopolitica ad un particolare luogo geografico, 120 Broadway appunto, e a un circolo ristretto di personaggi potentissimi che hanno pianificato tutti gli eventi significativi dal 1900 in poi con lo scopo di ottenere il dominio totale e il controllo di un mondo a loro favorevole.
Dinastie di banchieri, industriali e politici uniti da vincoli di sangue e di intenti.
L’ideologia fondante è quella di Frederic C. Howe, contenuta nel suo libro “Confessions of A Monopolist” e nella sua dottrina che punta a questo risultato, ovvero: "MAKE SOCIETY WORK FOR YOU”.
Su queste basi si fonda il mondo economico che conosciamo. Ottenuto il monopolio del controllo del denaro e protetto questo privilegio con forze militari invincibili, e con la legge, ogni evento degno di nota della storia che va dal 1900 ai giorni nostri è stato pianificato esclusivamente per mantenere in piedi questa piramide di controllo finalizzata a risucchiare tutte le risorse e il potere. Uno schema piramidale appunto. Uno schema Ponzi. Ecco la definizione di uno schema Ponzi tratta da Investopedia:
Il termine "schema Ponzi" o "schema piramidale" è familiare come una truffa di investimento in cui il denaro proveniente da un flusso costante di nuovi investitori viene utilizzato per ripagare gli investitori precedenti, arricchendo contemporaneamente il creatore dello schema. Lo schema o truffa continua fino a quando, come sempre accade, crolla quando non ci sono più nuovi investitori.
Arriviamo quindi a questa estate del 2023. Dobbiamo assolutamente basare l’osservazione di tutto quello che è accaduto, di quello che accade e che sta per accadere come il tentativo da parte di quell’oligarchia di 120 Broadway di tenere in piedi il più gigantesco schema Ponzi della storia umana.
Guerre, finte pandemie, crisi economiche, cambiamento climatico, balle spaziali e chi più ne ha, più ne metta, sono decisioni prese da persone potentissime, ma essenzialmente maldestre, ovvero sinistre. Per questo il metodo che preferiscono sempre è quello di creare il Chaos. Un metodo che consente di coprirsi dietro una cortina di fumo. Il chaos è una situazione in cui si sentono a proprio agio, essendo incapaci di generare armonia.
L’HARMONIA MUNDI a cui puntava il mondo classico lascia il posto alla disarmonia del mondo moderno. Interessanti a questo proposito, le riflessioni dell’ing. Fabio Castellucci riguardo al “dominio di coerenza”.
Ci troviamo quindi in un’epoca in cui sia il controllo che il chaos sono affidati alla stessa regia, come nella simpatica parodia Get Smart.
Qual’è adesso il problema? Il problema risiede essenzialmente nell’impossibilità di estendere ulteriormente lo schema monetario/debitorio Ponzi globale. Si rende quindi necessario un nuovo espediente per gestire il mostro: per dargli nuova carne umana da mangiare.
Ed ecco che dalle viscere della terra, annunciate da nubi di zolfo, escono fuori le parole del Governo Meloni: “ ci vogliono più immigrati, strizzando l'occhiolino all'Africa.
Ora, bisogna capire una cosa. Gli africani in Africa ci stanno bene. Non hanno tutta questa voglia di venire via. Ormai le lusinghe dei reclutatori delle ONG non riescono più ad attrarre con lo stesso successo anche perché gli africani si parlano e le promesse di soldi facili e fica bianca non sono state mantenute dalle coop e dalle mafie. Al massimo riescono a stuprare qualche settantenne e racimolare spiccioli con spaccio e puttane. Il grosso del malloppo del traffico dei migranti se lo beccano le coop comuniste, come dimostrato dal caso di Mafia Capitale e gli africani in Italia iniziano ad arrabbiarsi.
Dalle parole del governo Meloni si intuiva che qualcosa doveva quindi succedere in Africa. Quale miglior posto al mondo dove creare il caos? In Africa è facilissimo. Ed ecco quindi il NIGER.
Come si crea il caos? Con soldi e armi passate alle fazioni contrapposte: è una tattica talmente consolidata e banale che uno si domanda come sia possibile che funzioni sempre? E invece funziona.
In Africa è talmente facile creare il caos che sarà uno scherzo.
Quello che potrebbe accadere adesso è un aumento degli scenari di guerriglia in Africa, accompagnato da forti disordini interni sovvenzionati dal solito club di Wall Street. L’effetto sarà quello di estendere il caos dallAfrica all’Europa dove già sono sul piede di guerra i milioni di immigrati mussulmani radicalizzati che odiano l’Occidente e che non vedono l’ora di sgozzare il primo bianco che capita a tiro. Aspettano solo che glielo ordini il capo madrassa.
Sarà un massacro.
Da segnalare anche l’incontro dei BRICS di questo agosto, guarda caso anche esso proprio in Africa dove discuteranno essenzialmente di oro e petrolio.
Cosa ci guadagna l’oligarchia di 120 Broadway nel creare il caos? Il controllo delle materie prime. Lo schema ponzi è fatto di bit aggiunti allo schermo di un PC, ma la battaglia del futuro è una guerra ad accaparrarsi le risorse preziose del sottosuolo. E cosa c’è in Niger? Oro e uranio, ovvero denaro vero e energia. Soldi e energia, il paradigma su cui si incerniera la vita umana, come spiego in questa breve clip sul mio canale YouTube tratta dal mio contributo a Gianluca Spina.
In questo momento Economia-Energia-Vita Umana sono grandezze in fase di ristrutturazione, di RESET, come ci hanno detto apertamente.
Noi abbiamo il vantaggio di aver capito questo disegno e quindi possiamo ancora prendere qualche misura per non essere distrutti.
Occorre salvaguardare
la propria vita e quella dei propri cari pianificando una via di fuga distante dai luoghi che saranno oggetto dei maggiori disordini, ovvero le grandi città in cui sta già scoppiando l’inferno.
La propria solidità patrimoniale scappando dal grande reset economico. La migliore soluzione sarà convertire in ORO gli euro di carta straccia che stanno per sparire.