Ho trascorso questa estate in Italia dopo tre anni ai tropici, alle Bahamas, il paese di mia moglie e per il quale sono il Console Onorario e il referente del M.A.I.E. come ambasciatore della cultura italiana. In questi tre anni, con mia moglie, siamo riusciti a predisporre l’avvio del nostro PIANO B, ovvero un piano di salvataggio che è bene aver pronto per meglio fronteggiare gli eventi catastrofici che già iniziano ad intensificarsi sotto il profilo della guerra, del disastro economico e dei disordini sociali che mettono a rischio, non solo il patrimonio delle famiglie, ma anche letteralmente la sopravvivenza fisica.
Alle Bahamas, lavorando nel turismo e nel settore immobiliare, ho potuto incontrare molte altre persone che da Stati Uniti e Canada stanno comprando case e terreni dove poter scappare dal caos che sta distruggendo queste nazioni, un tempo civili e sicure. Ho inoltre parlato direttamente con la Banca Centrale delle Bahamas per ricevere informazioni sugli sviluppi delle CBDC. In Italia, quasi nessuno si sta preparando con un piano B, nonostante il moltiplicarsi di episodi di violenta brutalità. Saranno momenti veramente estremi. L’Italia è invasa da decine di barconi al giorno che trasportano energumeni abituati alla guerriglia e all’uso del machete e delle armi da fuoco. L’italiano buonista e rammollito, abile soltanto a conficcare la cannuccia nello spritz, verrà fatto a pezzi. Macellato e messo nei trolley. È già accaduto. È la legge del più forte e nessuno verrà in aiuto. Quando scoppia il caos, la gente si trasforma in belve. Anche in circostanze normali, per il cibo, la gente si ammazza a coltellate per un parcheggio al supermercato, figuriamoci quando inizierà a mancare tutto. Ricordate le code e il caos durante i primi giorni dei lockdown? Ecco, quella è stata un’esercitazione di massa per osservare il comportamento delle masse umane, come cavie da laboratorio.
Il mio PIANO B l’ho illustrato nelle precedenti newsletter che consiglio di leggere e condividere:
In breve:
con l’annuncio del GRANDE RESET da parte del World Economic Forum, nel gennaio del 2020 e con il lancio dell’OPERAZIONE CORONA, è iniziata la fase di CAMBIO DI PARADIGMA.
Le forze in gioco che hanno preso questa decisione sono praticamente invincibili. Hanno fatto sapere apertamente che si tratta di un’operazione votata al culto della morte, infatti, contestualmente all’annuncio del GRANDE RESET, sono state intensificate le cerimonie dallo sfondo malefico, accompagnate dai loro maledetti simboli quali la Porta dell’Inferno spalancata e la Statua di Moloch, il mangia-bambini e le ultime schifose Culimpiadi a Parigi.
Ritenendo molto plausibile la tesi di Rumor, sul libro L’Altra Europa, possiamo quindi identificare questo piano con i suoi autori, ovvero quella STRUTTURA millenaria che governa le sorti del mondo praticamente da sempre.
Preso atto quindi che si tratta di una regia che ha un determinato obiettivo, ovvero quello di attuare, in questo preciso momento storico, un GRANDE RESET PLANETARIO - dobbiamo, da persone ragionevoli, cercare di capire come affrontare questo momento e superarlo, e qui dobbiamo unirci TUTTI INSIEME, con il nostro intelletto e con la bontà, per combattere questo culto mortifero e per sopravvivere, nel vero senso della parola.
D’altronde, tutti i precedenti GRANDI RESET della storia non sono mai stati indolori. Tutti sempre pianificati dalla stessa regia e tutti accompagnati da grande caos, morte, disastro economico, terrore e devastazione. Pensiamo ad esempio alla Rivoluzione Francese. Un grande reset economico accompagnato da:
il disastro iper inflattivo dell’ASSIGNAT https://it.wikipedia.org/wiki/Assegnato
(da notare la simbologia ad essi molto cara)
Il terrore omicida descritto benissimo anche da Charles Dickens nel romanzo A TALE OF TWO CITIES, dove per le vie di Parigi si camminava con il sangue alto fino alle caviglie. Il romanzo apre con questo paragrafo di incredibile attualità, forse la migliore descrizione di quello che accade durante un Grande Reset:
It was the best of times, it was the worst of times, it was the age of wisdom, it was the age of foolishness, it was the epoch of belief, it was the epoch of incredulity, it was the season of Light, it was the season of Darkness, it was the spring of hope, it was the winter of despair, we had everything before us, we had nothing before us, we were all going direct to Heaven, we were all going direct the other way—in short, the period was so far like the present period, that some of its noisiest authorities insisted on its being received, for good or for evil, in the superlative degree of comparison only.
(Era il migliore dei tempi, era il peggiore dei tempi, era l'età della saggezza, era l'età della follia, era l'epoca della fede, era l'epoca dell'incredulità, era la stagione della Luce, era l'epoca della era la stagione dell'oscurità, era la primavera della speranza, era l'inverno della disperazione, avevamo tutto davanti a noi, non avevamo niente davanti a noi, saremmo andati tutti diretti in Paradiso, saremmo andati tutti nella direzione opposta - in in breve, il periodo era così simile al periodo attuale, che alcune delle sue autorità più rumorose insistevano affinché fosse accolto, nel bene e nel male, solo nel grado superlativo di paragone).
Quello che molte persone di buon senso hanno capito perfettamente adesso, anche grazie alla malefica Operazione Corona è che siamo davanti ad un bivio.
COSA DEVE SUCCEDERE ADESSO?
Come ha scritto Dickens, si aprono due vie. Due sole vie,…. non tre, non quattro, cinque o più. Le vie sono soltanto due. e bisogna scegliere bene. Una delle vie porta verso…..
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