Partiamo da questo articolo del Sole24 Ore che dice tutto:
FARE MAGGIORE USO DEL RISPARMIO PRIVATO.
Basterebbe aver visto queste due clip per chiudere questa newsletter con la X in alto a destra. Ogni persona di buon senso penso abbia già capito.
Lo so che fa paura rendersi conto di quanto rapidamente proceda il piano, ma adesso più che mai, bisogna muoversi e togliere i soldi dalle banche: quel RISPARMIO PRIVATO CHE VOGLIONO PRENDERE LORO. Restare fermi impietriti, con la testa nella sabbia, vuole dire lasciare il deretano a disposizione.
Gli stessi che hanno pianificato con successo l'iniezione di una mistura che si sta rivelando letale, procedono adesso con un piano più apertamente esplicito. Prendere i soldi della gente, usarli per comprare armi e ottenere la morte tramite la guerra:
X ROSSE SU FOGLI EXCEL, NON SIAMO NIENTE DI PIÙ PER LORO
Modificando il numero delle X, si ottengono le pianificazioni economiche collettiviste.
Lo stato di guerra ha sempre previsto come prima necessità la confisca dei valori del popolo/pecora/suddito.
L'oro è già stato tutto confiscato tacitamente con l'operazione dei "compro oro". Con una crisi economica creata ad hoc, il pecorame suddito ha ceduto spontaneamente tutto l'oro che aveva in casa, di sua volontà, e l'oro non c'è più. Le famiglie che prima avevano in casa i cosiddetti “gioielli di famiglia”, ovvero le proprie riserve auree di collanine, monete o lingottini, adesso non hanno più questo valido cuscinetto che nei secoli ha sempre garantito di poter avere qualcosa da parte per attraversare meglio i momenti di crisi. Con la persuasione a mezzo pubblicità e con la recessione economica iniziata inesorabilmente con l’arrivo della valuta micidiale EURO, le famiglie hanno volontariamente ceduto l’ORO, valore eterno, per prendere sterco a debito denominato EURO e finire nella miseria visto che l’euro, dal suo incipit, ha già perso praticamente tutto il suo potere d’acquisto e si avvia velocemente verso lo zero.
Copio questi dati da un articolo dedicato al settore dei COMPRO ORO:
Non stupisce, quindi, che a un certo punto—dal 2000 in poi, con forte impennata tra il 2006 e il 2008—questo tipo di esercizi abbia cominciato a proliferare. Soprattutto se si pensa al fatto che aprirne uno è, molto probabilmente, la cosa più facile della Terra. Peraltro, qualche tempo dopo è arrivata la Banca d'Italia a esprimersi sulla faccenda, in un contesto ancora privo di norme precise, interpretando in modo molto meno restrittivo il senso della legge 7 del 2000 che limitava l'acquisto di oro da privati, e la conseguente vendita alle fonderie, da parte degli esercizi commerciali.
È stato come dire che non ci sono abbastanza Compro Oro in Italia, e che ne servono molti di più. Il numero di sportelli ha continuato a crescere in modo e a tassi incredibilmente sregolati: "Su oltre 28.000 attività, siamo in soli 450, tra cui la Zecca dello Stato," a esser registrati all'Albo degli operatori Professionali Oro della Banca d'Italia, spiegava Zironi. "La nostra professione è a rischio." A quel punto, al proprio zenith, il numero degli italiani che si sono rivolti ai Compro Oro è arrivato a toccare i diciassette milioni (dati Unioncamere), portando la percentuale dei clienti del settore dall'8,5 percento del 2011 al 28,1 del 2013—con il sud Italia a quota 32 percento. Questo incredibile e inaspettato flusso d'oro in uscita dalle case delle famiglie, nell'arco di pochi anni, avrebbe persino portato l'Italia a ritrovarsi nella paradossale situazione di essere allo stesso tempo un forte esportatore d'oro e un paese privo di miniere aurifere: è più o meno in questo periodo, infatti, che le esportazioni sono passate dalle 40 tonnellate del 2008 alle quasi 200 del 2012—praticamente cinque volte tanto. Fino a due anni fa. Da qualche mese circola la notizia della "Crisi dei Compro Oro." Un trend negativo confermato dai dati: a fine 2013, gli esercizi del settore presenti in Italia hanno subito di colpo un crollo del 140 percento degli affari, con la chiusura di circa 15mila attività in un anno.
Se per molti questo tracollo sarebbe il risultato della crisi del prezzo dell'oro negli ultimi mesi, della pessima pubblicità che gira attorno a questi esercizi commerciali—anche grazie a episodi come questo—o del fatto che, molto semplicemente, le famiglie stanno esaurendo i preziosi da immettere sul mercato.
https://www.vice.com/it/article/9bepqv/macro-compro-oro-943
Vediamo quindi che l’oro delle famiglie italiane è già stato preso tutto. Che fine ha fatto? Lo ha comprato tutto …….. (CONTINUA PER GLI ABBONATI - IL RICAVATO VA IN BENEFICIENZA)