I mercati reagiscono d'impulso alle notizie. L'onda d'urto arriva dopo; all'improvviso, e senza preavviso con magnitudine amplificata.
La crescita esponenziale di tutte le grandezze che invece dovrebbero essere stabili avviene progressivamente e poi raggiunge quella massa critica con cui impatta con effetti distruttivi.
L’attuale sistema economico si basa sull’utilizzo di valute create a debito. Tutta l’economia è misurata con queste valute che esistono solo dopo che una banca le crea accendendo un debito. Dato che sui debiti maturano interessi, la quantità di debito complessivo esistente sarà sempre superiore alla quantità di denaro disponibile per ripagarlo e questo comporta la necessità di dover fare continuamente nuovi debiti per pagare quelli precedenti.
Una volta capito questo concetto, non bisogna essere particolarmente intelligenti per accorgersi che un sistema basato su questo funzionamento sia destinato ad gonfiarsi continuamente fino ad esplodere, infatti, osservando l’andamento di tutte le curve che dovrebbero essere stabili, vediamo con grande preoccupazione che si sono tutte e proprio tutte impennate in una verticale: il chiaro segnale della fase terminale.
Quello che rimane da chiedersi adesso è quanto possa ancora durare questa fase terminale?