L’ argomento è super palloso e complicato. Roba da ragionieri incalliti. Anche io devo sempre prendere appunti con foglio e matita quando mi trovo a trattare l’argomento REPO, ma torno ancora una volta su questo tema, perché….CI RISIAMO!
Per chi ha il fiato di ripercorrere le precedenti newsletter, ecco dove ho già trattato l’argomento la cui lettura è indispensabile:
L’invito, prima di procedere, è quello di rileggere le tre newsletter precedenti. L’ho fatto anch’io prima di iniziare a scrivere questa nuova newsletter e devo ammettere che il contenuto della “trilogia del JENGA DEI REPO” è proprio un lavoro eccezionale per ricostruire l’attuale situazione economico/finanziaria, per capire quali sono le reali forze in gioco, come queste forze agiscono nell’ombra e come lo facciano in MODO MOLTO PERICOLOSO. Proprio come nel gioco del JENGA, basta togliere la tessera sbagliata e tutto il castello crolla in un istante.
Nel nostro JENGA DEI REPO, le tessere sono IL COLLATERALE A GARANZIA, e il castello è l’intero sistema finanziario del rischio controparte.
Vediamo adesso come la FEDERAL RESERVE stia cercando di mantenere in piedi il monumentale problema che consiste nel cercare di stabilizzare la reazione “nucleare” dell’effetto a catena, provocato dall’aumento dei tassi di interesse e quali siano le ripercussioni e gli strumenti implementati per cercare di contenere il problema ed evitare che tutto possa saltare in aria da un momento all’altro, in modo incontrollato.
Il protagonista di tutta questa storia è il dollaro americano che, essendo la valuta di riserva globale e la valuta in cui si esprime l’intera montagna di scambi e di asset tossici di Wall Street, è il materiale con cui sono costruiti i tasselli del JENGA a cui giochiamo, dato che i Titoli di Stato Americani sono espressi in dollari USA. Tutti giocano a questo JENGA della morte, perché tutti hanno bisogno di dollari nel casinò globale del mondo finanziario, dove le altre valute hanno un ruolo marginale, di sponda, non da protagonista.
I riflettori si accendono nuovamente sul mondo dei REPO, dopo le dichiarazioni dai toni molto pesanti rilasciate dal famosissimo investitore/trader statunitense Stan Druckenmiller:
La critica è rivolta all’attuale Segretario al Tesoro Janet Yellen che, cosa non da poco, è stata anche a capo della Federal Reserve subito prima dell’attuale Chairman, Jerome Powell e che quindi la pone anche nella posizione delicata di trovarsi in una situazione di conflitto d’interessi. Queste le parole di critica che Stan Druckenmiller ha rivolto alla signora Yellen: “quando i tassi erano praticamente pari a zero, ogni Tom, Dick, Harry e Mary (Tizio e Caio e sempronio) negli Stati Uniti ha rifinanziato il proprio mutuo," ha detto Druckenmiller.
"Purtroppo c'era un'entità che non lo faceva, ed era il Tesoro degli Stati Uniti d’America."
"Penso letteralmente che se torni indietro fino ai tempi di Alexander Hamilton, questo sia stato il più grande errore nella storia del Tesoro degli USA. Non ho idea del motivo per cui non sia stata chiamata in causa per questo, non ha il diritto di ricoprire ancora quella carica”!
Chi avrebbe potuto prevederlo?
"Ogni caddy che conoscevo, ogni persona dello spogliatoio, tutti in America stavano rifinanziando i loro mutui, ogni società stava estendendo il proprio debito", ha aggiunto”.
Il ragionamento di Druckenmiller si basa sull’osservazione dell’impennata vertiginosa del debito americano e del costo aggiuntivo sugli interessi che su di esso maturano, per via dell’aumento dei tassi d’interesse, che secondo lui dovevano essere rinegoziati sui Titoli di Stato detti Treasury quando i tassi erano praticamente a zero, come hanno fatto tutti i cittadini che avevano un mutuo o un finanziamento, per ridurre l’ammontare delle rate sui prestiti che avevano stipulato.
Ciò che ha fatto andare il sangue alla testa a Stan Druckenmiller e il motivo del suo attacco al Segretario al Tesoro Janet Yellen, è vedere come, nel futuro, il costo che il Governo Federale dovrà sostenere sia destinato a salire così in alto da rendere molto difficile l’emissione di altri Buoni del Tesoro ad un tasso d’interesse controllabile e quindi evitare questo giro della morte di deficit e debito.
La spiegazione di Stan Druckenmiller è questa: GLI INTERESSI SONO DESTINATI A SALIRE PERCHÉ I MERCATI SANNO CHE JANET YELLEN SARÁ COSTRETTA AD EMETTERE SEMPRE PIÚ DEBITO, OVVERO SEMPRE PIÚ BUONI DEL TESORO. SE AUMENTA L’OFFERTA DI TITOLI, ANCHE SE LA DOMANDA RIMANE LA STESSA, IL PREZZO SCENDE E I TASSI D’INTERESSE CONTINUERANNO A SALIRE. PIÚ CHE SALGONO I TASSI D’INTERESSE, MAGGIORE SARÁ L’AMMONTARE DEL DEBITO A BREVE TERMINE DA RINNOVARE AD UN TASSO D’INTERESSE SEMPRE IN AUMENTO CHE PROVOCA DEFICIT SEMPRE PIÚ COLOSSALI. E QUESTO MECCANISMO SI AUTO ALIMENTA IN MODO ESPONENZIALE. UN GIRO DELLA MORTE A SPIRALE!
Secondo Rebel Capitalist, Stan ha torto!
Vediamo perché.